scattered pictures on the bedroom floor

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(long time ago)

è divertente come nell ultimo periodo io tenda ad uscire la sera con ragazzi -aspiranti principi azzurri, illusi collezionatori di liquidi corporei, amici- che finiscono sempre per parlare di qualcosa che rimanda la mia mente a qualcun altro.
e cosi mi ritrovo a non avere mai di fronte la persona a cui rivolgo la mia attenzione.
è successo di nuovo, ieri sera.
il tizio in questione ha avuto un moto di stizza, nonche un uscita alquanto dispregiativa, nei confronti di daniele.
e ha scatenato in me un stream of consciousness sul mio coinquilino.daniele.
cosa potevo dire in sua difesa? non ho detto nulla, ma ho sorriso.daniele non ha bisogno di essere difeso. e non può nemmeno essere spiegato.daniele è semplicemente daniele. incredibile. disarmante. a tratti, odioso. ma unico e preziosissimo.
daniele è una delle persone che mi conosce meglio su questa terra e una di quelle con cui ho piu intimita.
ma non è il mio migliore amico, ne mai lo sarà.
lui vi dirà che è perche non vuole esserlo.
io vi direi che è perche il mio migliore amico non puo stare su un cazzo di piedistallo con in mano la sua bilancina a riflettere su cosa è INNEGABILMENTE GIUSTO e cosa è INESORABILMENTE SBAGLIATO. il mio migliore amico è in mezzo alla merda con tutti noi, confuso e disperato, pieno di speranze.
daniele è una bella persona, impastata dentro al personaggio che si è costruita razionalmente a tavolino. un personaggio uscito da un miscuglio della sua educazione, i libri fantasy, i film di fantascienza, i corsi di arti marziali. si è costruito questo personaggio incorruttibile, fatto di onore e solitudine e rinuncia, e ci è rimasto incastrato dentro.
daniele è un principe azzurro (per chi non avesse letto i post dell altro blog sull argomento, magari li rimettiamo cosi fate il punto) che se ne sta chiuso e nascosto nel suo castello nero (pagato una follia), senza lasciare avvicinare nessuno senno poi magari si sparge la voce che non è un cavaliere nero e allora non puo piu vagare per le torri piangendo la sua solitudine.

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a volte si fruga nel passato, perche si pensa che aiutera a dimenticare e perche si sa nel fondo del petto che ci impedirà di farlo.
mi commuove ricordare, rivivere, ritrovare. mi serve questo malinconico dolore nel cuore, tenere aperta la ferita. continuare a sanguinare per continuare a volere bene.

una giustificazione come un altra.

e poi è un po tornare ogni volta in un posto sicuro e familiare.
pensare- già è cosi, lui. semplicemente. niente difese. nessuno puo capire.

pensare- e stavolta nemmeno io.